breakbeat
George K \ Hater Parisi – FU.ME intw.
1. Why and When did you start to produce music?
E’ difficile ricordare l’esatto momento in cui realmente ho iniziato a pensare di produrre tracce … so di certo che ero un teenager: forse 15/16 anni. Il tutto ha avuto una naturale evoluzione con il mio percorso artistico/personale, un naturale prolungamento del mio lato più creativo.
2. Where do you continually get your inspiration?
La mia inspirazione è strettamente legata a quello che vivo: chiaramente non sono di Detroit, sono un classico emigrato dal sud che vive in un quartiere popolare, con i suoi alti e bassi: momenti di felicità e forte tensione sociale! Il classico posto dove lo stato è in secondo piano, questo mi ha formato come persona e come producer/dj (forse anche per questo motivo non faccio musica facile o soft), o forse io la penso così. Altra fonte di inspirazione è tutto ciò che ho vissuto nel mio passato: la cultura Rap (soprattutto i “breakbeat electro” per B-Boy) writing/writers, motorini truccati, gli atteggiamenti da “zarro”, le partite a 11, le trasferte nei club a km di distanza, le “jam”. Poi il tutto è variabile di giorno in giorno; direi che a livello di background non sono uno di quelli che può vantare il padre musicista con una selezione di dischi incredibile, lui è un semplice operaio a cui piace Modugno e Fausto Papetti. Mio fratello ascoltava Prog-Rock ed io all’inizio ascoltavo le cassettine che gli passavano con Posse, Rock, Punk ecc., chiaro che un minino ha influito.
3. Are you involved in any current collaborations? Talk about FU.me, Austerity ..
Al momento sto cercando di produrre il più possibile da solo, per portare avanti la mia identità sonora. Austerity è un collettivo formatosi tempo fa in maniera molto naturale, diciamo che i componenti hanno in comune il pensiero e la metodologia di produzione. “Austerity” perchè era giusto ricominciare a produrre con una coscienza sociale. FU.ME è la mia label, ora siamo alla seconda uscita! Potevano essere molte di più, ma ho avuto problemi con una distribuzione p&d (soldi/ritardi) che è in mano a dei totali incompetenti; detto questo ora si procede per il verso giusto, così come dovrebbe essere. La mia label vuole proporre musica vera, per farlo ho dovuto non scendere nemmeno un secondo a compromessi. Esempio: non sono il tipo che dice “non accettiamo demo”, a me interessa poco dell’hype, giudico la persona a livello umano e musicale. Puoi essere il più figo di tutti, protresti farmi fare “sold out” con un uscita in due settimane, ma se non hai nulla a che fare con me o con la mia visione, non un minimo di spazio con me! In sostanza, se sei un “wannabe” che vuole arrivare (chissà dove), come me non avrai a che fare, sia musicalmente che come persona. Penso che la creatività sia un dono che rende immortali, noi abbiamo un dovere sociale: le cose bisogna farle bene e con il cuore, non a caso e per il cash.
4. Which artists are you currently listening to?
Sono legato in maniera viscerale alla scena di Detroit e a label come Tommy Boy per l’electro. Come artisti ascolto Mills, Hood, le produzioni vecchie UR, Stingray, il vecchio Armand Van Helden, tutti gli artisti legati alla Chicago Old School. Come produzioni nuove ben poco: mi risultano molto noiose e molto facili, strizzano l’occhio a quello che va al momento, non hanno una loro identità sonora, non mi stupiscono.
5. DJs?
Mills, Hood, Laurent Garnier, Prosumer, DJ Qbert, Stingray, DJ Hyperactive.
6. Tell us about Brianza and Italian music scene.
In Brianza c’è una scena musicale piccola, quanto talentuosa: produttori di ogni genere che però hanno il loro impatto sulla scena italiana; purtroppo paga molto la vicinanza con Milano che però, in termini di numeri, paga il fatto che è molto dispersiva! In sostanza qua ci si conosce tutti abbastanza bene. Esempio pratico: nello stesso posto a bersi una birra puoi trovare me, JS, Bighans (produttore di musica elettronica e di rap), dj 2p (produtore rap e dj da battaglia che fa scratch), svariati gruppi di vario genere, tutto in una simbiosi creativa bellissima. Di Brianza si parla poco semplicemente perchè siamo degli esportatori! L’esempio eclatante (più che altro il primo che mi viene in mente) è Bochum Welt. Della scena italiana potrei scrivere per ore.. quindi sarò molto riassuntivo, come detto prima, detesto i “wannabe”, detesto le persone non vere, detesto quelli che si sono creati un personaggio, detesto quelli senza storia, ma è anche vero che ho avuto a che fare anche con gente splendida, talentuosa e che non scende a compromessi. Il vero problema (come quello del mondo) è che girà tutto intorno ai soldi e alle conoscenze, se non sei parte di un booking o sei amico di un promoter, fai ben poco in questo paese (soliti artisti, solite serate, nulla di nuovo) a meno che tu non voglia suonare per quattro lire. In più ora si è aggiunto l’aspetto “social” dove anche il più sfigato senza storia, diventa il king in un secondo! Ora potrei avere un atteggiamento da “hater”, ma non lo è assolutamente. Non vorrei stare al loro posto, non mi interessa fare i miliardi facendo una cosa che non mi rappresenta, come non mi interessa fare il figo in consolle o perchè ho 6000 gigs. Sono una persona da pane e mortadella, ho il mio lavoro e questo lo faccio in primis per me. Spero sia chiaro il mio pensiero, fate le cose bene e non tanto per …..
7. Enlighten us on your dream project?
Vorrei fare un album e vorrei provare a collaborare con diverse forme di espressioni, video, foto, artwork, ecc.; per il resto sto bene così.
8. Drums, Synthesizers and Sequencer.
Non rinuncio mai alla mia Electribe, mi piacciono le drums vecchie serie rx yamaha.. Del resto non parlo, sono molto geloso del mio setup.
9. Your best place for music .. around the world?!
La Scozia ha un scena incredibile: per fortuna ancora non conosciuta dai magnati.. Bei party, belle persone, ottima conoscenza musicale da parte del pubblico, persone che si vogliono divertire.
10. Visions of the future.
Penso che a livello qualitativo, il tutto potrà cambiare non prima di qualche anno, purtroppo c’è ancora l’ultima coda di noia e di medioevo del club in generale. Sono ottimista, ma bisogna avere pazienza.
FU.ME Facebook
Discogs
Intervista su Hotmag
GEORGE K FU.ME INTW. 10.2016 FAMILY HOUSE.
https://soundcloud.com/george-kappa