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DJ Paul 87 Paradise Garage New York interview

Ho recentemente acquistato su Discogs due dischi, uno funky del 1978 e l’altro house del 1987. È così che ho conosciuto Paolo, uno dei pochissimi italiani ad aver frequentato il leggendario Paradise Garage e ad aver vissuto in prima persona la nascita e diffsione dell’House Music da New York.

Da questa passione condivisa è nata questa nuova appassionante intervista: contiene un sacco di materiale raro ed inedito per Voi House Music Lovers!

Paolo Tarozzi: I’m an Italian collector since 1970, I use to sell record until 1983 in the city of Bologna Italy, but I bought most of my records in NYC where i lived from 1984 till 2001 …

Frankie Knuckles

Frankie Knuckles – Mixtape 1996

Dax: Volevo fare una chiacchierata sul periodo in cui sei stato a New York. Quand’è stata la tua prima volta lì? È stato allora che hai scoperto il mondo delle discoteche della “grande mela”?

Paul: Era la fine del 1984, novembre. Ricordo ancora quel periodo come fosse ieri. Ballavo breakdance, e New York… beh, New York era un universo tutto nuovo. Una città che pulsava di vita, dove tutto sembrava possibile. Mi ci sono buttato subito. In realtà, all’inizio seguivo la cultura rap,  sono rimasto a New York per sei-sette mesi. Quando sono tornato, il “freestyle” era già popolare e c’era Tony Humphries che mixava, quindi sono passato alla house music.

Subway breakdance

Dax: Ballavi breakdance? Che tempi incredibili.

Paul: Sì, frequentavamo il Roxy, un posto mitico. Era un mondo che ti inghiottiva. Ero appena arrivato e già mi sembrava di aver trovato la mia dimensione. Era come se ogni angolo della città ti parlasse di musica. All’inizio non lavoravo, ero appena arrivato e stavo cercando di capire come muovermi. Poi, dopo un mese o due, ho trovato lavoro. Si faceva di tutto per tirare avanti, ma c’era un’energia così elettrizzante che non importava. Ogni giorno era una scoperta.

 




Dax: E il Paradise Garage? Quando hai iniziato a frequentarlo?

Paul: Ah, il Garage. All’inizio non lo conoscevo bene, ma poi ci sono entrato quasi per caso. Era come entrare in un altro mondo. Ogni notte lì era un’esperienza unica. C’erano Larry Levan e Tony Humphries, la musica ti avvolgeva e non ti lasciava più. Era più di un club, era un rifugio.

Paradise Garage – Colonel Abrams Live

Dax: Oggi, con i social media, è tutto più facile. Ma allora come facevi a sapere dove andare? Non c’erano telefonini, né Internet…

Paul: Eh, era un altro modo di vivere. Finivo di lavorare a notte fonda, verso l’una, e mi dirigevo verso il Garage. All’inizio non avevo nemmeno la tessera, restavo fuori e chiedevo a qualcuno di farmi entrare con lui. Ma una volta dentro… non c’era bisogno di altro. La musica, le persone, le luci… era come essere in un sogno. Anche se ci andavo da solo, non mi sono mai sentito solo lì dentro.

Dax: Poi hai avuto la tessera?

Paul: Sì, alla fine l’ho presa. E da quel momento andavo sempre lì. Il Garage è diventato la mia casa. Ogni notte era speciale, con DJ incredibili. Larry Levan su tutti… c’era un’energia che non si può spiegare a parole. Devi averla vissuta.

Paradise Garage – Member Card

Dax: Quali DJ ti hanno influenzato di più?

Paul: Beh, nei primi tempi c’era Larry Levan, poi è arrivata la Chicago House. Era il 1986, l’anno di “Move Your Body”. Mi ricordo quando l’hanno suonata per la prima volta… la pista esplose, la gente impazziva. Una sera ho persino visto Mike Tyson al Garage. Lo guardavi e capivi subito che era una leggenda.

Paradise Garage – Loleatta Holloway Live

Dax: Mike Tyson? Incredibile! E per quanto riguarda i dischi, hai iniziato a comprarli subito?

Paul: Sì, fin da piccolo, mio padre aveva un ingrosso di dischi a Bologna. I vinili erano già una parte di me. A New York, invece, registravo i mix dalla Radio Kiss FM. Portavo il registratore al lavoro e catturavo ogni suono possibile dalle radio. E poi, quando potevo, andavo nei negozi come Rock and Soul. Lì potevi trovare qualsiasi cosa. Era un paradiso per chi, come me, viveva di musica.

DJ Paul 87

Dax: Portavi le cassette nei negozi per riconoscere le tracce?

Paul: Esatto. C’era Benji Candelario che mi metteva da parte i dischi, gli facevo ascoltare le cassette e lui trovava quello che cercavo. Era un altro modo di scoprire la musica, più umano, più vero. Oggi sarebbe impensabile. Compravo i dischi, ma li ascoltavo solo quando tornavo in Italia. Lì ero sempre troppo impegnato a lavorare. Ma quando tornavo a casa e mettevo su quei vinili, era come tornare a New York. Ogni traccia mi riportava indietro nel tempo.

Downtown Records

Dax: Ci sono delle tracce che ti riportano immediatamente a quel periodo?

Paul: Oh sì, ce ne sono tante. Ma “Mystery of Love” di Mr. Fingers… quella è la colonna sonora del 1986 per me. Ogni volta che la sento, torno in quelle notti d’estate, con il sudore sulla pelle e la musica che non finiva mai.

Dax: E “Can You Feel It”?

Paul: Certo, anche quella. Ne avevo tre copie, ma alla fine ho dovuto venderle. A volte mi pento di averle lasciate andare, ma è così che va la vita.

Dax: La house music è cambiata tanto da allora…

Paul: Sì, tutto è cambiato. Quando il Paradise Garage ha chiuso, è stata la fine di un’era. È diventato lo Shelter, e poi c’erano eventi come Body & Soul con François Kevorkian, Joe Claussell, Louie Vega. Ma non era più lo stesso. Il mondo era cambiato.

Paradise Garage – Shelter

Dax: Louie Vega… è ancora una leggenda oggi.

Paul: Sì, Louie lo conoscevo tramite suo fratello. Una volta mi ha regalato dei dischi e mi ha fatto entrare al Shelter. Quell’energia che si respirava negli anni ‘80… è difficile da trovare oggi.
Sai, oltre ai vinili, avevo la passione di intagliare le noci di cocco per creare dei monili, dei portachiavi: avevo realizzato una serie di loghi delle mie etichette preferite in cocco, usavo scambiare questi oggetti coi miei amici DJs, in cambio di vinili o cassette!

Dax: Una canzone che andava di brutto?

Paul: Ora te ne dico due: Master C & J – Face It e Liz Torres – Can’t Get Enough

Dax: Ah, qual era il DJ che ti piaceva di più seguire?

Paul: In discoteca: David Morales, ma come cassette mi piaceva di più Tony Humphreys.

Tony Humphries – Mixtape Kiss FM 1993

Dax: Hai mai fatto il DJ seriamente?

Paul: Ho fatto qualche serata, al mio paese San Giovanni, a Bologna ma non ero mai il miglior mixatore. Mi piaceva più collezionare dischi che metterli su. Però c’era qualcosa nella mia passione che riusciva comunque a tenere la pista viva.

   

Dax: Hai mai fatto errori durante i tuoi set?

Paul: Ah, una volta seguivo Flavio Vecchi, dall’Art Club di Bologna, all’Echoes, Ethos Mama Club. Ero fatto di canne, ero psichedelico, Flavio non si sentiva bene, così mi ha detto di prendere in mano la situazione: mi misi alla consolle, ma ho sbagliato tutto! Ho alzato il cursore sbagliato: un minuto di silenzio totale. Sono venuti a riprendermi e hanno rimesso Flavio ai piatti. È stato un disastro, ma fa parte del gioco!

NY Graffiti

Dax: Ahahah, che storia! Ma parliamo della tua collezione di dischi. Ci siamo conosciuti su Discogs, come ti trovi?

Paul: Discogs è cambiato tanto. Prima era una comunità di appassionati, ora è tutto business. Hanno aumentato le commissioni e le spese, e per chi, come me, non lo fa per guadagno, è diventato più difficile. Continuo a farlo perché ci sono persone in tutto il mondo che cercano ancora quella musica, quei vinili. E a volte, quando qualcuno compra un disco da me, è come se stessi vendendo un pezzo della mia vita. È come un modo per rimanere collegato a quei tempi, anche se tutto è cambiato, la musica è l’unica cosa che ti può riportare indietro, anche solo per un attimo.

https://www.discogs.com/user/pauldj87


TOP 20 CLASSIC HOUSE MUSIC TRAX BY DJ PAUL 87

Master C & J – Face It
Liz Torres – Can’t Get Enough
Marshall Jefferson – Move Your Body
Jm Silk – I Can’t Turn Around
Steve Silk Hurley – Jack Your Body
On The House – Give Me Back The Love
Jungle Wonz – Time Marches On
Mr. Fingers – Can You Feel It
Joe Smooth – Promised Land
Frankie Knuckles – Your Love
Fingers Inc – Mystery Of Love
Ralphi Rosario – You Used To Hold Me
Virgo – R U Hot Enough
Adonis – We’re Rocking Down The House
Adonis – No Way Back
Rudoulpho – Sunday Afternoon
Kc Flight – Let’s Get Jazzy
Spring – No Time (For Crying)
Simone – Hey Fellas
Round One Feat. Andy Caine – I’m Your Brother

DJ Paul 87 intw. 11.2024 Family House.


EXTRA:

House Music: A Cultural Revolution
Explore the origins of house music, which began in Chicago’s underground party scene.
https://interactive.wttw.com/chicago-stories/house-music/video