PARTYHARDY IN THE WOOD w/ Andro

1. Come vivi la passione del DJ tra sacrifici e divertimento

La musica la vedo come una religione, come un pasto di mezzogiorno, qualcosa di cui non posso fare a meno. Porto dentro questa passione fin da piccolo, cresciuto ascoltando le hit dance anni 80 con mio padre e mio fratello. A 15 anni parte la mia avventura da dj nei primi bar di provincia, dove nei miei set tech-house incominciavo già a inserire qualche vinile, poi diventato per amore oggetto a cui non sono più riuscito fare a meno e che tutt’oggi cerco di usare il più possibile.
La continua crescita mi ha avvicinato a più generi e a più visioni diverse sul mondo musicale, esibendomi anche in club e party esclusivi, passando dalla minimal, all’house storica degli anni 90 alla disco 70-80.
Credo resterà per me la più grande passione di sempre, non l’ho mai visto come un lavoro e credo non accadrà mai, un lavoro va insegnato, la passione va trasmessa, ed è quello che cerco di fare ogni volta che salgo dietro una consolle, trasmettere tutto l’amore che ho per la musica e per quello che faccio alle persone che mi stanno ascoltando.

2. Cosa ti aspetti da party(hardy) in the wood

Sinceramente??? Non mi aspetto nulla: è brutto pensare di andare ad un festa e aspettarsi qualcosa. Vorrei solo vedere la gente col sorriso, portare energie positive e condividerle con chi mi sta a fianco, che sia in dancefloor o al banco del bar. Tutto il resto lo farà la musica e la location.

3. Segnalaci tre dischi “hot” dell’estate (artista/titolo/etichetta)


Gwen McCrae – Keep The Fire Burning – Atlantic


Jocelyn Brown – Somebody Else’s Guy – Vinyl Dreams Records


Ted Taylor – Ghetto Disco – T.K. Disco

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